C’è un materiale con cui abbiamo molta familiarità e che rappresenta a pieno il concetto di economia circolare: si tratta del vetro. Lo usiamo nella vita di tutti i giorni ed fa parte della nostra quotidianità da secoli, ma ciò che lo rende davvero speciale è che potremo continuare ad usarlo all’infinito!
Le proprietà del vetro
Il vetro è un materiale solido detto “amorfo”, una specie di liquido che a temperatura ambiente si comporta come un solido ma non possiede, a livello microscopico, le caratteristiche per essere considerato tale. Ha origine dalla lavorazione della sabbia che viene fusa ad altissime temperature, per poi essere trasformata in oggetti che usiamo continuamente: contenitori come bottiglie, vasi, bicchieri, ma anche oggetti di arredo quali lampadari e suppellettili, senza dimenticare l’uso in edilizia e industria per realizzare finestre, vetrate, parabrezza, finestrini, specchi e molto altro.
Viene utilizzato soprattutto perché trasparente, inalterabile e resistente ad agenti atmosferici e chimici, e perché molto versatile. Ma la caratteristica del vetro che colpisce di più è la sua capacità di essere riciclato all’infinito, senza perdita di qualità o materia.
Il vetro da smaltire infatti può essere sminuzzato e poi fuso nuovamente per ottenere una Materia Prima Seconda, pari alla materia prima vergine per qualità, ma che richiede meno risorse per essere trasformata.
Una sintesi perfetta del concetto di Economia Circolare.
Il valore del riciclo del vetro
L’importanza del riciclo del vetro, e di conseguenza anche della corretta raccolta differenziata, si distribuisce su più fronti.
Meno rifiuti. Non bisogna preoccuparsi di smaltire il vetro da buttare, che richiederebbe degli sforzi notevoli dato che è un materiale non biodegradabile. Inoltre si mantiene un ambiente sano e pulito.
Risparmio di energia. Rifondere il rottame di vetro richiede molte meno risorse rispetto a quanto richiede la trasformazione delle materie prime vergini in vetro. In Italia nel 2019 il riciclo del vetro ha permesso di risparmiare l’equivalente energetico di 2,5 milioni di barili di petrolio.
Emissioni ridotte di CO2. Proprio perché si richiedono meno risorse per generare Materia Prima Seconda di vetro, anche le emissioni di anidride carbonica sono inferiori. Nel 2019 si sono risparmiate 2,2 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera.
Conservazione di materie prime. 100 kg di rottame di vetro equivalgono a 100 kg di nuovo vetro, pari invece a 117 kg di materie prime vergini tradizionali (sabbia, soda, carbonati, etc). In altre parole non c’è bisogno di attingere alle risorse naturali per ottenere nuovo vetro… è già a disposizione!
Cosa si può fare con il vetro riciclato
Il vetro riciclato ci permette di ottenere la maggior parte dei prodotti che si ottengono anche con vetro da materia prima vergine. L’Italia è fra i paesi più virtuosi in Europa per il riciclo del vetro, che quando riciclato può essere trasformato e rimesso sul mercato senza perdita delle caratteristiche originali.
In particolare nel settore degli imballaggi questo permette di poter avere bottiglie, flaconi e contenitori di qualità ma salvaguardando l’ambiente. E questo senza considerare il “vuoto a rendere”, la pratica di riciclo molto più rapida e conveniente che prevede il riutilizzo dell’imballaggio senza una nuova fusione, ma solo da una pulizia e sterilizzazione.
Lasciando libera la creatività altrimenti si può scegliere una via ancora più alternativa: la trasformazione, come per la nostra nuova linea Re-Wine, che raggruppa tutta una serie di articoli di design artigianale per impreziosire la tavola, la casa o l’ufficio… un modo decisamente originale per dare nuova vita alle bottiglie di vino da buttare, vero?