Negli ultimi anni, è aumentata in modo sempre maggiormente consapevole, l’attenzione verso il rispetto del Pianeta anche attraverso l’adozione di buone pratiche sempre più ecosostenibili che non riguardano più solo le grandi aziende o gli ambiti di business in generale, ma toccano ognuno di noi.

Uno dei punti chiave di questo modo di vivere l’ambiente che ci circonda, è sempre più legato alla corretta gestione del riciclo dei rifiuti. Un’abitudine consolidata, e che può essere ulteriormente sviluppata anche attraverso la maggior conoscenza di alcuni termini che vanno ad interagire con le nostre azioni. Sentiamo spesso parlare di materiali biodegradabili, compostabili, riciclabili e non riciclabili. Ma quali sono le differenze?

BIODEGRADABILE

Shopper Ferrera

Un concetto comune, una parola utilizzata ovunque, ma sulla quale occorre fare chiarezza. Si definiscono biodegradabili quei materiali che hanno la capacità di decomporsi in natura grazie all’azione di microrganismi e batteri abbinata alla luce solare o di altri agenti atmosferici naturali.

La presenza o meno dell’ossigeno determina la modalità di degradazione a supporto di un processo che deve compiersi nell’arco di sei mesi.

Gli elementi che si ottengono a fine del processo possono essere assorbiti nel terreno sotto forma di acqua, anidride carbonica, sali minerali, e altri elementi.

Sono ovviamente biodegradabili gli scarti del cibo come quelli del legno. Se ragioniamo in termini di materiali, a partire dalle plastiche, quelle biodegradabili sono il Mater-Bi, il PLA o il Biolice.

Parlando di plastiche biodegradabili questo non significa che possono essere smaltite semplicemente nell’umido, in quanto richiedono davvero condizioni particolari per deteriorarsi che non sono normalmente replicabili semplicemente lasciandoli all’aperto. Per oggetti in questi materiali suggeriamo sempre di verificare il sistema di raccolta del proprio comune.

COMPOSTABILE

Poncho Rainy

Quando arriviamo a questo tipo di definizione, la complessità linguistica aumenta. Molte persone infatti tendono a dare lo stesso significato ai termini compostabile e biodegradabile, o credere che tutti i materiali biodegradabili siano anche compostabili.

Compostabile è un materiale che, dopo essersi degradato, viene trasformato in compost, una sostanza ricca di proprietà nutritive solitamente utilizzata come concime per arricchire il terreno.

Un materiale, per ottenere la dicitura “compostabile” deve risultare biodegradabile in un tempo decisamente più veloce, ovvero soli 3 mesi e deve superare i test di ecotossicità proprio a certificare che non ci possano essere effetti negativi all’ambiente.

Materiali compostabili sono la Polpa o Fibra di Cellulosa, Mater-bi, Bioplast, Cartoncino + Biopolimero, i quali vengono usati sempre più comunemente nei packaging alimentari o per le cialde del caffè (verifica con attenzione i prodotti che acquisti!). Ovviamente sono esempi classici di compost gli scarti di potature, avanzi di frutta e verdura.

LE DIFFERENZE

Come precedentemente anticipato, un materiale per essere definito compostabile, deve essere inevitabilmente biodegradabile mentre, al contrario, un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile perché, ad esempio, potrebbe non disintegrarsi a sufficienza durante un ciclo di compostaggio.

In virtù di questa considerazione sono quindi due le differenze pratiche:

  • I tempi della degradazione
  • La possibilità o meno di riutilizzare il materiale degradato nel terreno

RICICLABILE

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Di scuro il temine riciclabile è quello che ci accompagna da molto più tempo. I materiali riciclabili sono quei materiali di scarto che possono essere utilizzati nuovamente in processi di produzione.

Ne sono un esempio il vetro, la carta e il cartone, l’alluminio, la plastica e il legno. Una raccolta differenziata ben organizzata e soprattutto consapevole è l’azione principale per dare nuova vita ai materiali riciclabili.

Le materie plastiche riciclabili come il polietilene sono quelle maggiormente sostenibili per l’ambiente, la salute e l’economia. Il loro ciclo di produzione, utilizzo e rigenerazione rappresenta un importante passo avanti verso un sistema produttivo, sociale e umano realmente circolare.

LA NOSTRA SCELTA

La nascita di Bioecolution è stata resa possibile dalla consapevolezza di un obiettivo: offrire ai nostri clienti e partner delle reali soluzioni ecologiche, partendo da una precisa scelta dei materiali con i quali vengono creati, assemblati, prodotti i nostri oggetti.

Ecco, quindi, che parole chiave come Riciclabile, Compostabile e Biodegradabile, sono entrate a far parte del nostro vocabolario. La stessa cosa che riguarda il nostro catalogo e le nostre offerte, per la realizzazione di eventi e momenti di contatto non solo indimenticabili ma anche rispettosi del futuro del pianeta!